Siepi che si seccano? Potrebbe essere la vorace piralide

foglie secche piralide
Le tipiche siepi seccate a causa della piralide
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Ragnatela da piralide: Fonte http://www.ilrestodelcarlino.it/reggio-emilia/larva-killer-bruco-cinese-1.118277

 

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Una piralide con la classica ragnatela. Fonte Web
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Il prodotto biologico a base di Bacillus T. usato per il trattamento alle nostre piante
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Claudio “intabarrato” per liberare gli alberi dalla tremendissima piralide.
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Nel frattempo, lontani dalle piralidi, si chiacchiera degli insetti devastatori

Il Resto del Carlino ha parlato di larva killer cinese e parte il panico…Stiamo calmi, internet per fortuna è fonte di molte nozioni, che vanno certo sì vagliate e confrontate ma permettono anche a chi, come me, non è un “nativo agricoltore” di trovare i modi di far fronte a tanti problemi. Facciamo chiarezza, se i vostri alberi e siepi improvvisamente sono defogliati, interi apparati fogliari si seccano e sono pieni di ragnatele, avete grossissime probabilità di trovarvi faccia a faccia con un insettino poco simpatico che lascerà le vostre piante KO nel giro di pochissimo tempo (settimane): La Piralide. Ci si può subito attivare senza danneggiare l’ambiente e gli altri insetti, ovvero con la lotta biologica che non prevede farmaci tossici per l’uomo e per gli insetti impollinatori ad esempio o le altre forme di vita. Riproponiamo qui alcuni passaggi del sito www.piralidedelbosso.it per capire meglio COME RISOLVERE:

“Il batterio Bacillus thuringiensis varietà Kurstaki (che potete trovare in vivai e su internet) provoca la paralisi del tratto digerente delle larve di Piralide: le larve cessano di nutrirsi e muoiono.

Il trattamento deve essere eseguito 2-3 volte l’anno, in presenza delle larve.

Il Bacillus thuringiensis non è fitotossico e non pregiudica la vita dei predatori e dei parassiti naturali degli insetti dannosi.

Il Bacillus thuringiensis, da un punto di vista ambientale, è un batterio sporigeno che vive normalmente nel terreno. I formulati  commerciali contengono spore  e cristalli proteici  del batterio, che,  irrorati sulle superfici fogliari, vengono ingeriti  dagli  stadi  larvali degli  insetti sensibili  (principalmente  lepidotteri). I formulati a  base di Bacillus thuringiensis sono caratterizzati da  una forte selettività e risultano  pertanto innocui per  l’uomo e  per  gli  organismi superiori;  in presenza di un pH acido (comune nei diversi vertebrati),  non avviene  infatti la  trasformazione del cristallo proteico e  quindi, la liberazione di tossine.

I formulati a  base di  Bacillus sono perciò estremamente specifici e danneggiano solo l’intestino di ben determinate specie d’insetti, come Piralide del bosso e Processionaria del Pino.

Modalità di applicazione di Bacillus contro le larve di Piralide del bosso

  • L’applicazione deve essere effettuata preferibilmente nel tardo pomeriggio o comunque nelle ore meno luminose della giornata, per minimizzare gli effetti negativi dei raggi UV;
  • In presenza di acqua con pH superiore a 7,5 è necessario acidificare la soluzione acquosa prima di miscelare BTK 32 WG. L’acidificazione può essere effettuata con Altensiv pH (50 ml/hl); l’acidificazione della soluzione, il cui costo è di circa 50 cent per hl di soluzione preparata, aumenta notevolmente l’efficacia del trattamento;
  • Riempire per metà il serbatoio con acqua, versare la quantità necessaria di Bacillus, miscelare mantenendo in agitazione e portare il serbatoio a volume;
    • Assicurare una completa e uniforme bagnatura della vegetazione con volumi medio alti e ripetere il trattamento qualora si verifichi una pioggia intensa nelle sei ore successive;
    • Non miscelare con prodotti ad azione alcalina;
    • Si consiglia di ripetere il trattamento a distanza di 7-14 giorni, in relazione al grado di infestazione presente

Come agisce Bacillus sulle larve di Piralide del bosso

  • Le larve ingeriscono i cristalli proteici di Bacillus thuringiensis var. Kurstaki;
  • Grazie al pH alcalino presente nell’intestino delle larve di lepidotteri, la tossina viene degradata provocando una serie di alterazioni che portano alla morte dell’insetto;
  • Le larve smettono di nutrirsi in un arco di tempo che può andare dai 30 minuti alle 2 ore. La morte delle larve avviene in un tempo variabile di 1-3 giorni.”

Buon lavoro e non scoraggiatevi, usate l’intelligenza e la caparbietà per limitare i danni e salvare le vostre amate piante.

Chiara

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