Mica prosciutto e cachi!

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Mi sono divertita a giocare con Keith Haring e il caco

 

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Gira gira sul caco

 

Il caco (Diospoyros kaki, cibo degli dei) appartiene alla famiglia delle Ebenaceae, chiamato anche Dispero o più raramente Loto. È originario dalla Cina, da dove prende il nome di “mela d’Oriente”, fu definito anche “albero delle sette virtù” che sono: lunga vita (le piante di cachi possono vivere anche mezzo secolo), grande ombra, assenza di nidi fra i suoi rami, inattaccabilità da parte dei tarli, possibilità di giocare con le sue foglie indurite dal ghiaccio, ricchezza in sostanze concimanti per il terreno e la settima virtù è data dal bel fuoco che fornisce il suo legno. Successivamente si diffuse in Giappone per arrivare in Europa alla fine del XVIII secolo. (Fonte: Sito Unadonna)

In questo periodo si vedono tanti alberi carichissimi di cachi che nessuno raccoglie un po’ perché sono frutti strani, un po’ perché sono viscidi e molto deperibili. E’ un peccato però sprecarli e con un pizzico di fantasia ci si inventa il modo di interpretarli in cucina: guardate un po’ questa ricetta di Sandwich al prosciutto crudo, brie e caco.

Chiara

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