Monte San Pietro terra antica

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Le mappe antiche sono davvero strabilianti, sono piccole opere d’arte che ci raccontano com’era un tempo il nostro territorio. E’ così che navigando sul web mi sono imbattuta su bolognart.com, un sito e un progetto che permettono di visionare online antichi mappali e vedute storiche. Francesco, l’ideatore, ha una passione contagiosa per la materia e spero presto di riuscire ad organizzare insieme a lui una piccola mostra a Casa Vallona accompagnati da un vino sincero e dai racconti di qualche persona locale che l’Appennino non l’ ha mai lasciato. Oggi ne approfitto dunque per raccontarvi la storia antichissima di Monte San Pietro, uno dei nuclei abitati più antichi della Provincia di Bologna. Le prime tracce di insediamenti umani sul territorio risalgono infatti al 2500 a. C. Furono i Romani a creare il primo insediamento stabile qui, per dar vita ad una stazione difensiva che potesse consentir loro di difendere quei territori dall’arrivo dei Longobardi. A partire dal 1100, Monte San Pietro divenne motivo di contesa tra le due potenze di Bologna e Modena e vide un alternarsi di signorie alla sua testa: prima ci furono i da Panico, poi i conti dell’Amola, infine, i Cattani. Il nome del Comune, “Monte Sancti Petri”, compare per la prima volta nel 1300, in un documento del vicariato di Savigno. Ancor prima, in antichi carteggi del 1155 si parla di una “Rocca Masnada” ma tutt’ora da accertare che combaci con il territorio in questione. Nel 1810, in seguito alle vicende napoleoniche, Monte San Pietro fu nominato Comune. Il Comune rimase sotto la giurisdizione dello Stato Pontificio fino al 1859; con la proclamazione del Regno d’Italia, entrò definitivamente a far parte della regione Emilia. I collegamenti fra le diverse località erano assicurati, fino alla fine del XVIII secolo, da sentieri di costa e di crinale che raramente si avvicinavano al fondovalle. Fu solo con l’inizio della dominazione napoleonica (1797) che vennero avviati i progetti per la costruzione delle attuali vie Landa e Lavino, costruzione conclusasi per la via Landa intorno agli ultimi anni dell’800 e per la via Lavino (da Ponterivabella fino a Montepastore) nel 1933. La prima metà del 1900 non rappresentò un periodo felice per Monte San Pietro: nel 1929 un gravissimo terremoto causò al Comune ingenti danni. Alla vigilia della Prima Guerra Mondiale il territorio era attraversato da quasi 100 chilometri di strade comunali, in gran parte poco più che sentieri, la cui larghezza andava dai 2 ai 5 metri. Fu lungo queste strade che tra il 1943 e il 1945 si mossero i partigiani della 63° brigata Bolero, trovando rifugio e basi d’appoggio nella fitta rete di case poderali che punteggiavano il territorio.

Grazie ancora Francesco per le belle mappe, ti aspettiamo a Monte San Pietro!

Chiara

Per visionare altro materiale: www.bolognart.com

Per info: mappedibologna@email.it

Si ringraziano per le fonti informative: Comune di Monte San Pietro, storici locali, Accademia del Samoggia

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