Oggi ci siamo tolti la soddisfazione di raccogliere l’ortica e il tarassaco, erbe selvatiche che senza sforzo alcuno abbiamo la fortuna di poterci mangiare aggratis. “Le foglie giovani del tarassaco si possono aggiungere a insalate e panini, utilizzandole come la comune cicoria, mentre tutte le foglie sono adatte alla preparazione di minestre e frittate. Il suo gusto amarognolo può essere temperato mescolandolo con altre erbe spontanee o verdure a foglia dal sapore più delicato (come spinaci, bietole, ortiche o malva). In Liguria tutte le Compositae selvatiche, incluso il tarassaco, sono un ingrediente del preboggion (un misto di erbe selvatiche con il quale si realizzano dei tortelli di verdura noti come pansoti, torte di verdura e altro ancora).
I fiori, che si possono aggiungere a insalate e frittate, sono tradizionalmente usati per farne una sorta di vino, e i boccioli sott’aceto vengono consumati come i capperi. Dalle foglie, in Europa settentrionale, si ricavava una sorta di “birra” molto scura, mentre la radice tostata e macinata è un noto surrogato del caffè (il famoso “caffè di cicoria” del tempo di guerra)”.
Fregatevene se vi danno dei “piscialetto” ( soprannome che si dava da bambini a chi lo raccoglieva), merita d’esser colto e gustato.
Chiara
( Fonte: www.growtheplanet.com)