Era l’inizio di giugno quando lasciavo il lavoro a Milano per il progetto di Casa Vallona, un sogno a cui voglio dedicare la mia vita. Dopo 3 mesi passati sugli aspetti burocratici, organizzativi e gestionali, è davvero emozionante vedere che qualcosa si muove e muta tra i fili d’erba e le zolle assolate. Oggi è una data importante perché segna il passaggio dal progetto alla realtà. Adelmo, la persona che ha sfalciato e arato il terreno dove a maggio pianteremo la lavanda e le altre officinali, è una persona disponibile e professionale, sono contenta di lavorare ancora con lui alla terra come è stato in passato e ben prima di me. Guardo queste foto scattate da mio padre e ricevo un messaggio della mia cara vicina Laura che mi dice che un profumo di menta selvatica invadeva l’aria mentre smuovevano la terra e non può che essere di buon auspicio. Penso ai bisnonni e ai trisavoli contadini, a chi non c’è più ormai a Casa Vallona, mi chiedo cosa avrebbero detto di una “fiola”* che decide di intraprendere questo sentiero in salita e voglio immaginarli orgogliosi e felici che nulla andrà “in malora” perchè ne saremo custodi noi di questo luogo.
Chiara
*ragazza in dialetto bolognese